Come avviene la donazione

SONO ISCRITTO AL REGISTRO DEI DONATORI DI MIDOLLO OSSEO. E ORA?

Ora rimani in attesa dell’eventuale chiamata che ti comunicherà la potenziale compatibilità con un paziente in attesa di trapianto.

Quando arriverà dovrai effettuare un prelievo di sangue, in modo da definire in maniera approfondita il livello di compatibilità e, se i controlli saranno positivi, procedere poi nel percorso di donazione.

Solo se viene trovata la compatibilità genetica, puoi procedere con la DONAZIONE EFFETTIVA.

Ricorda che l’adesione formale che hai firmato quando ti sei iscritto ha valore di impegno morale, ma fino all’ultimo potrai ritirare il tuo consenso.

Devi però essere consapevole che in tal caso il paziente sarà ad alto rischio di morte.

Per ogni dubbio o perplessità, fai sempre domande e prosegui nel percorso solo se sei sicuro. Nessuno ti giudica.

Diventa donatore

Come si svolge la donazione effettiva

Effettuerai la donazione effettiva nel Centro Donatori a te più vicino e il servizio sanitario si occuperà di trasportare il tuo prezioso dono lì dove ci sarà bisogno.

Esistono due diverse modalità, attraverso le quali puoi donare le cellule staminali emopoietiche: la scelta dipende dalle indicazioni del Centro Trapianti che segue il paziente.

Durante la fase di preparazione alla donazione un medico del centro donatori sarà sempre disponibile.

Prelievo da sangue periferico

Questo tipo di prelievo non richiede ricovero e si svolge in day-hospital in circa 3-4 ore.

Nei cinque giorni che precedono la donazione, ti verrà somministrato un farmaco che stimola la crescita delle cellule staminali emopoietiche nel midollo osseo e il loro passaggio nel sangue circolante.

In questo modo le cellule staminali possono essere prelevate dal sangue periferico usando un separatore cellulare, cioè un macchinario che preleva il sangue da un braccio, attraversa un circuito sterile e viene veicolato in una centrifuga.
Le cellule staminali emopoietiche (CSE), componente cellulare utile al trapianto, vengono isolate e raccolte in una sacca, mentre il resto viene reinfuso nel braccio opposto. Al termine della procedura tornerai direttamente a casa.

Nel caso non si riuscisse a raccogliere la quantità desiderata di cellule, potrebbe essere necessaria una nuova raccolta il giorno successivo.

8 donazioni su 10 utilizzano questa modalità.

Prelievo dal midollo osseo

È la modalità di donazione più “antica” e consiste nel prelievo del midollo osseo dalle ossa del bacino.

Il donatore viene sottoposto ad un’anestesia generale o epidurale, così che non senta alcun dolore durante l’intervento.
Questa modalità di donazione ha una durata media di circa 45 minuti.
Dopo il prelievo, il donatore è tenuto normalmente sotto controllo per 24/48 ore prima di essere dimesso e si consiglia comunque un periodo di riposo precauzionale di 4-5 giorni.

L’organismo non avverte nessun sintomo di carenza e il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente in poco più di una settimana. Il donatore generalmente avverte solo un lieve dolore nella zona del prelievo, destinato a sparire in pochi giorni.

Come si svolge

IL TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO

Per Trapianto di Midollo Osseo (TMO) si intende la sostituzione di un midollo osseo ematopoietico malato o non funzionante con cellule staminali sane in grado di rigenerare tutte le cellule del sangue; ricostituendo le normali funzioni ematologiche ed immunologiche. Il paziente prima di ricevere le cellule staminali del donatore viene sottoposto ad una terapia chiamata “condizionamento pretrapianto” (chemioterapia e/o radioterapia).

Tale terapia ha il seguente scopo:

  • Creare “spazio” alle cellule staminali sane del donatore in sostituzione di quelle malate del ricevente.
  • Eliminare eventuali cellule leucemiche presenti nel malato al momento della realizzazione della procedura trapiantologica;
  • Indurre una immunosoppressione tale da impedire fenomeni di rigetto del trapianto.

Il trapianto consiste nella ricostituzione del patrimonio midollare del paziente, tramite l’infusione, per via endovenosa (trasfusione), delle cellule staminali prelevate dal donatore. Per poter effettuare il trapianto è necessaria un’elevata compatibilità genetica tra paziente e donatore; tale compatibilità è molto rara e si verifica nel 25% dei casi solo in ambito familiare. Tra non consanguinei la compatibilità si ha in 1 caso su 10.000 – 100.000. La frequenza, però varia a seconda delle caratteristiche genetiche del paziente

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